La gentilezza salverà il mondo

Riconoscenza e Gentilezza: Una Lezione di Vita e Lavoro‼️


In oltre 30 anni di carriera come formatore aziendale, a tutti i livelli, ho ascoltato centinia di storie che iniziavano con un misto di amarezza e rassegnazione: “Poi è arrivato un nuovo Direttore, dopo anni che ero in azienda…”.

È una frase che porta con sé un bagaglio di emozioni complesse: delusione, rabbia, forse anche paura. Cambiamenti così drastici, specialmente dopo anni di dedizione, possono far sentire chiunque come una semplice busta paga, un numero tra tanti, privo di identità o riconoscimento.


Spesso, ci si trova a puntare il dito verso le nuove generazioni, accusandole di arroganza o presunzione: “Queste giovani mentalità che credono di sapere tutto!”. E se, invece, fosse anche colpa nostra? Se il fallimento fosse più grande e condiviso, un fallimento generazionale che ha promosso la conoscenza tecnica senza insegnarne il valore umano, che ha privilegiato la competizione alla collaborazione, che ha dimenticato di trasmettere il rispetto per chi è venuto prima?

È vero, a volte i vertici aziendali sembrano muoversi in una logica imperscrutabile, ma non possiamo sottrarci alla responsabilità di essere parte di un sistema che non ha saputo valorizzare l’aspetto umano del lavoro. La nostra società ha messo il sapere su un piedistallo, ma ha dimenticato di sottolineare che la vera grandezza del sapere sta nel condividerlo, nel costruire insieme, nel riconoscere il contributo di chi ci ha preceduto.


Mio padre aveva un detto semplice, ma potente: “Quando entri in un’azienda, bussa con i piedi.” Perché con le mani, aggiungeva, dovresti essere pronto a stringerle a chi ti accoglie. Quel gesto, apparentemente semplice, rappresenta molto più di una formalità.
È un atto di riconoscenza per chi ha costruito il terreno su cui ora camminiamo. È un atto di gentilezza verso chi ci ha preceduto e verso chi ci accompagnerà nel cammino.


La riconoscenza e la gentilezza non sono debolezze, ma forze rivoluzionarie.
In un mondo che corre verso il futuro a ritmi frenetici, fermarsi per riconoscere il valore di una stretta di mano, di un “grazie” sincero, di un confronto rispettoso, è un atto che può davvero fare la differenza.


Quindi, un consiglio: che siate all’inizio della vostra carriera o abbiate alle spalle anni di esperienza, portate sempre con voi la capacità di bussare con i piedi e stringere le mani. Perché, alla fine, non saranno le vostre conoscenze tecniche a farvi ricordare, ma il modo in cui avrete fatto sentire le persone intorno a voi.


La riconoscenza e la gentilezza non cambieranno soltanto il mondo del lavoro, salveranno il mondo intero.